Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

-Vaccino anti meningite con ossido di ferro-lotti ritirati-Famiglie fanno causa

-Vaccino anti meningite con ossido di ferro-lotti ritirati-Famiglie fanno causa

Trovate impurità nel farmaco Meningitec prodotto da Neuron Biotech. 
L'Aifa assicura: "Ritiri precauzionali, non ci sono stati danni". 
Un gruppo di genitori: "Tra gli effetti immediati febbre alta e nausea. 
Ma nessuno parla di quelli a lungo a termine. 
Avviso dato dall'azienda e non dagli organi di controllo"
Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico.
 A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. 
Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. 
All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio
rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile”. 
Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice.

Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.

L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”. 
 Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo.  
Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. 
Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. 
Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa. 
Si tratta soprattutto di residenti del Lazio, Veneto e Calabria. 
“L’ho scoperto grazie a Facebook – spiega Sandro Airaldi, di Castrolibero, in provincia di Cosenza, che ha vaccinato suo figlio nel luglio 2013 – un genitore di un paese vicino al mio, Corigliano, ha postato un avviso. 
Così mi sono subito informato. 
Ho chiamato la Asl, ho chiesto il certificato con il numero di serie del vaccino somministrato al mio bambino e poi mi sono rivolto a un avvocato”.

Il signor Airaldi ha fondato anche un gruppo sul social network “Scandalo vaccino meningicocco C”, conta 153 iscritti, tutti coinvolti direttamente. 
“Serve per tenerci aggiornati, visto che gli organi competenti fanno finta che non sia successo niente. 
Neanche la asl mi ha avvertito, sono indignato”. 
L’iniezione del vaccino a suo figlio ha provocato febbre alta, vomito e diarrea. 
“Il pediatra mi tranquillizzò, sono effetti collaterali comuni, mi disse”. 
Anche Fabiola Ermo, di Roma ha saputo del ritiro dei lotti tramite ilsocial network. “Faccio parte di un gruppo di mamme, e una di loro ci ha dato l’allarme. 
Ora vogliamo la verità”. 
Le famiglie coinvolte si sono affidate all’avvocato Roberto Mastalia, che sta predisponendo una denuncia contro l’Aifa, il ministero della Salute e la casa farmaceutica olandese. 
“Le valutazioni dell’Aifa non tengono conto dei danni che potrebbero manifestarsi in futuro. Al momento la medicina non li esclude ancora” annota il legale.




“Non si può accettare – aggiunge – che a dare per prima l’avviso sia stata l’azienda che produce il Meningitec e non gli organi di vigilanza statali. 
E poi, chi ci dice che la Nuron Biotechnon abbia aspettato di smaltire i lotti prima di denunciare la contaminazione?”.
Un altro dettaglio che potrebbe inquietare le famiglie si trova nel comunicato diffuso sul portale online dell’azienda: “Ossido di ferro e acciaio ossidato – si legge – potrebbero produrre reazioni locali e sistemiche simili a quelli prodotti dal principio attivo di Meningitec”. 
Conclusione: è difficile stabilire se gli effetti avversi sono quelli causati normalmente dal vaccino o da quello contaminato. 
Il compito di controllare i vaccini prima che entrino sul mercato spetta all’Istituto superiore di sanità che finora non ha riscontrato stranezze e fa rientrare l’allarme. 
Non si preoccupa neppure Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”.

Il suo commento: “Il ritiro di lotti di farmaci è abbastanza frequente. 
Capita che ci siano delle impurità. 
Ma fino adesso non si sono mai rivelate nocive per la salute dell’uomo. 
Gli studi sulle conseguenze a distanza però sono tuttora in corso”.

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