Combattere l’anemia con gli alimenti ricchi di ferro
Il ferro è un minerale essenziale per la salute umana e per il buon funzionamento del nostro organismo poichè è un elemento indispensabile nella formazione dei globuli rossi del sangue. La sua carenza può portare all’anemia ferropriva e ad altre patologie più o meno serie.
Esistono diverse forme di anemia, alcune
passeggere altre di tipo cronico.
Tra le cause dell’anemia vi possono essere carenze di tipo alimentare, dovute ad una dieta povera di ferro, acido folico, vitamina B12 e vitamina C, ritenuti necessari per la formazione di globuli rossi. Oppure può essere dovuta da malattie gravi che interessano i reni ed il midollo osseo o da problemi nell’assorbimento della vitamina B12, emorroidi, emorragie interne e scarsa assunzione e/o assorbimento di ferro.
I sintomi causati dall’anemia possono essere: difficoltà respiratorie, pallore, problemi digestivi, accelerazione del battito cardiaco, sensazione di spossatezza prolungata e sensazione di freddo a livello delle mani e dei piedi, gengive sanguinanti e irritate, mal di testa ed irritabilità.
Assumendo i giusti alimenti, è possibile ovviare a questa carenza e combattere il rischio di anemia.
Va specificato, però, che l’assimilazione del ferro da parte del nostro organismo, dipende molto dall’interazione con altri nutritivi e vitamine che possono ridurre o aumentare la biodisponibilità del ferro.
Generalmente la vitamina C contenuta in frutta e verdura come agrumi, frutti di bosco, kiwi, fragole, pomodori, peperoni, ortaggi a foglie verdi, facilita l’assorbimento intestinale del ferro.
Mentre il caffé ed il té, i latticini ed i pomodori sono degli inibitori dell’assimilazione del ferro. Quindi, in caso di anemia, è consigliabile sostituirli.
Il ferro è contenuto in molti alimenti di origine animale, ma anche in alcuni vegetali.
Di seguito, un elenco degli alimenti più ricchi di ferro.
Le quantità indicate, fanno riferimento a 100 gr di alimento:
Fegato d’oca (30,53 mg)
Cioccolato fondente amaro (17,4 mg)
Vongola (13,98 mg)
Cacao amaro (13,86 mg)
Ostrica, cotta 11,99 mg
Caviale (11,88 mg)
Paté di pollo inscatolato (9,19 mg)
Muesli con frutta e frutta secca (8,75 mg)
Muesli (8,20 mg)
Lenticchie (7,54 mg)
Ostrica (6,66 mg)
Farina di soia (6,37 mg)
Germe di grano (6,26 mg)
Pollo – coscia (6,25 mg)
Ceci (6,24 mg)
Patate, bollite (6,07 mg)
Seppia (6,02 mg)
Pinoli secchi (5,53 mg)
Fagioli cannellini (5,49 mg)
Fagioli borlotti freschi (5,00 mg)
Fiocchi d’avena (4,72 mg)
Nocciole (4,70 mg)
Alici sott’olio (4,63 mg)
Arachidi (4,58 mg)
Grano duro (4,56 mg)
Mandorle secche (4,51 mg)
Crema di nocciole e cacao (4,38 mg)
Prugne secche (3,90 mg)
Arachidi tostate (3,50 mg)
Nocciole (3,30 mg)
Fichi secchi, mandorle secche sgusciate (3 mg)
Spinaci (2,90 mg)
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