Creato in Russia un farmaco innovativo contro il melanoma
Un farmaco unico per la lotta contro il tumore maligno della cute è stato creato dai ricercatori della compagnia pietroburghese BIOKAD.
Secondo i medici, il farmaco BCD-100 realizzerà un balzo rivoluzionario nella terapia di questo tipo di cancro.
Il farmaco stimola l’eliminazione delle cellule maligne da parte del proprio sistema immunitario del pazienze senza danneggiare i
tessuti sani.
Stando alle stime degli specialisti, il nuovo medicinale aumenterà sensibilmente la durata della vita dei malati colpiti dalla forma metastatica di melanoma.
Il melanoma è il più pericoloso umore maligno.
La sua incidenza tra le altre malattie è pari al solo 4%, ma i casi letali costituiscono l’80%.
I malati con la ultima fase del melanoma muoiono un anno e mezzo dopo che viene stabilita la diagnosi.
Ma anche in questa situazione è possibile arrestare lo sviluppo della malattia e prolungare la vita dei malati con l’aiuto del nuovo farmaco della compagnia BIOKAD. L’azione del farmaco si basa sullo sblocco del sistema immunitario del malato.
Il sistema immunitario comincia a lottare da solo contro il tumore, racconta a “La Voce della Russia” Roman Ivanov, vicepresidente della compagnia BIOKAD:
Per il sistema immunitario dell’organismo il tumore è un oggetto estraneo, come lo sono i virus e batteri.
Normalmente le cellule tumorali dell’organismo vengono individuate e distrutte dal sistema immunitario. In alcuni rari casi queste cellule trovano un modo per “fuggire” e allora si sviluppa una malattia oncologica.
Uno dei meccanismi chiave di questo processo è l’interazione delle cellule maligne con la proteina PD-1, la quale è come se disattivasse il sistema immunitario dell’uomo.
Il tumore ottiene la possibilià di cresce inostacolatamente.
Se questa proteina viene bloccata, il tumore cessa di essere invisibile per il sistema immunitario.
Il sistema immunitario si sveglia, il che porta ad una duratura remissione nel malato.
Stando alle parole degli studiosi, gli esistenti preparat chimici non possono lottare efficacemente con la perfida malattia.
L’effetto clinico contro la crescita delle metastasi viene raggiunto solto nel 10% dei casi, mentre l’uso dei bloccatori contro la proteina PD-1 porta all’arresto dello sviluppo del tumore nel 40% dei malati.
Ecco perchè l’orientamento alla propria immunità dell’uomo rappresenta oggi l’indirizzo più attuale in farmacologia, fa notare il vicepresidente della compagnia BCD-100:
A tale terapia appartiene in futuro, in quanto il tumore produce velocemente la resistenza a qualsiasi farmaco.
Il tumore cresce e si muta, sviluppa i propri meccanismi “protettivi” contro i farmaci.
Ma il sistema immunitario evoluziona di fatto parallelamente al tumore, si modifica continuamente in risposta alle mutevoli sfide del tumore mutante.
Il sistema immunitario è la migliore arma nella lotta contro le cellule maligne .
Nel settembre 2014 negli USA è stato registrato il farmaco della compagnia Merck, basato sull’analogo principe d’azione.
Ma il farmaco russo ha dei vantaggi.
Così, l’analogo americamo è di origine animale.
Gli anticorpi estratti dall’organismo dell’animale, quando agiscono sul sistema immunitario del paziente, possono provocare allergia.
Gli anticorpi sono, infatti, estranei agli uomini .
Il farmaco russo si basa, invece, sull’uso delle molecole dei limfociti umani e, quindi, non produce nessun effetto collaterale.
Non solo, ma il periodo di eliminazione dall’organismo del farmaco BCD-100 è più lungo e, quindi, la sua somministrazione al paziente è meno frequente.
Nel 2015 i creatori di BCD-100 iniziano i suoi test preclinici. Tre anni dopo è prevista la sua immissione sul mercato.
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