Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Resistenza fisica +30% con le molecole ‘redox’

Resistenza fisica +30% con le molecole ‘redox’ 

(Simone)

Una eccezionale scoperta scientifica sulla resistenza fisica che potrebbe avere grandi implicazioni per atleti e gente comune: le molecole di segnalazione redox la aumentano del 30%. Queste particolari molecole sono presenti in ogni cellula del nostro corpo e sono importanti per il sistema immunitario e le funzioni essenziali delle cellule stesse. Tuttavia la naturale capacità del corpo di produrre tali molecole diminuisce nel tempo con l’età. E proprio una recente ricerca condotta da David Neiman e il suo team presso il David H. Murdock Research Institute dell’Appalachian State University (USA) ha mostrato che l’assunzione di molecole redox nelle cavie (topi) aumenta il loro livello di resistenza di quasi il 30 %. Nello studio, 60 cavie sono state divise in 4 gruppi di 15. A trenta cavie è stata somministrata ASEA (molecole di segnalazione redox), mentre le altre sono state trattate con placebo, ovvero una soluzione salina. Quindici cavie di ogni gruppo (con ASEA e con placebo) sono state addestrate 15 minuti ogni giorno sul tapis roulant, mentre il resto rimaneva fermo. Dopo una settimana di trattamento, le cavie sono state collocate nuovamente sul tapis roulant ed è stato registrato un protocollo di velocità di ”ramp-up”.
I risultati dello studio. Le molecole di segnalazione redox (ROS) hanno aumentato il tempo di corsa delle cavie del 29%, potenzialmente attraverso la minore inibizione dell’ossidazione degli acidi grassi, via aumentato P-AC e moderato glicogeno muscolare. I dati dimostrano una maggiore capacità di resistenza e di utilizzazione del ‘combustibile’ metabolico alterato dopo una settimana di assunzione di ROS. Sono stati osservati anche cambiamenti significativi nell’azione antiossidante e una diminuzione della stress ossidativo a livello muscolare. Il principal investigator David Neiman osserva: “Dobbiamo ancora attendere i risultati sull’aumento del livello di resistenza negli esseri umani, ma i test hanno finora dimostrato che l’incremento del livello delle molecole di segnalazione redox nel corpo determinano un aumento del 30 % della resistenza. In questo test specifico, le cavie il cui livello di ROS è stato aumentato potevano correre 30% in più rispetto a quelle con livello medio di ROS”. Sono previsti ulteriori test sull’uomo, che potrebbero facilmente dimostrare come l’assunzione regolare delle molecole di segnalazione redox può aumentare la resistenza delle persone del 30%. Il che si tradurrebbe in più energia e un aumento del benessere fisico generale.
Le molecole di segnalazione redox. “Le più recenti evidenze scientifiche che si stanno susseguendo in questi ultimi anni confermano il ruolo chiave rappresentato dai pro-ossidanti (“Redox signaling molecules”, Messaggeri Redox) nel mantenimento della salute dell’organismo – spiega il Prof Fabrizio Franchi, specialista della nutrizione e direttore del reparto di geriatria dell’Ospedale di Piacenza – Infatti è importante sottolineare che la presenza di pro-ossidanti nel nostro organismo è necessaria, purché in moderate quantità. Con un meccanismo chiamato “ormési” (vale a dire, salutare in piccole dosi e nocivo a dosi più elevate), il nostro organismo si adatta a produrre più sostanze endogene anti-ossidanti (ad es. glutatione perossidasi, catalasi, superossido dismutasi, eme ossigenasi, ecc). E’ questo uno dei meccanismi che fa sì, ad esempio, che la regolare attività fisica (endurance training) sia salutare, poiché, producendo una quantità fisiologica di pro-ossidanti,’obbliga’ l’organismo a costruire una maggior quota di antiossidanti endogeni”. 
Queste piccole molecole reattive ‘redox’ pro-ossidanti, in moderate quantità, partecipano all’azione di equilibrio omeostatico, stimolando il nostro corpo a bilanciare i quantitativi/qualitativi delle varie proteine dentro le cellule, risultando essenziali al processo di guarigione, alla salute del DNA e alla regolazione del sistema immunitario. Quando si verifica un danno, gli ossidanti in quantità non fisiologiche (prodotti da tossine, radiazioni, infezioni, tagli, graffi, carenza di ossigeno e tutte le altre forme di danni) diventano come delle bandiere rosse che segnalano il luogo e l’entità del danno. In assenza di ossidanti, i danni non verrebbero segnalati e rimarrebbero trascurati, e la guarigione sarebbe difficile. Un organismo ‘preparato’ che ha prodotto per ormesi una buona scorta di anti-ossidanti può invece contrastarli con efficacia. È proprio questo equilibrio continuo tra la produzione di ossidanti e la loro eliminazione da parte degli antiossidanti che permette alla cellula di reagire al danno. È la risposta che nasce dallo squilibrio degli ossidanti (o stress ossidativo) che permette alle cellule ed ai tessuti di rispondere ed autoguarirsi. “In conclusione possiamo affermare che la segnalazione redox è fondamentale alla vita stessa, dalle forme più primitive a quelle più avanzate. Essa regola i processi di autoguarigione e permette al nostro organismo di difendersi e sopravvivere in tutti gli ambienti. La medicina Redox merita, quindi, la nostra attenzione, rappresentando oggi un’area di ricerca dalle prospettive accattivanti, in grado di spiegarci definitivamente i meccanismi dell’invecchiamento e i sistemi regolatori del nostro stato di salute” conclude il Prof Franchi. (L. L.)

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/salute/1370703/Resistenza-fisica–30—-con-le-molecole–redox–.html

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