Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

#NIENTE CURE SUL SINTOMO MA STOP TOTALE ALLE ABITUDINI INTOSSICANTI-

#NIENTE CURE SUL SINTOMO MA STOP TOTALE ALLE ABITUDINI INTOSSICANTI-

Che cos’è la malattia, il tumore, che cosa significa curare, che cos’è il sistema immunitario, qual’è il senso della nutrizione e cosa vuole il nostro corpo. Qual’è l’importanza del digiuno, del cibo crudo, della frutta e della verdura. Tutto questo racchiuso in un meraviglioso articolo del Dottore Valdo Vaccaro in merito ad una domanda di una persona che come tutti noi è stata educata al farmaco, alla dieta spazzatura e alla paura della malattia.

RICERCA DI SOLUZIONE ALTERNATIVA
Gentile Valdo, Apprezzo molto il Suo sito e leggo con interesse i consigli che da alle domande arrivate. Vorrei descrivere in poche parole il mio problema e avere gentilmente una risposta per la soluzione. Un anno fa mi hanno diagnosticato un fibroma di 4 cm, che al controllo di fine settembre misurava 8cm. Mi provoca ciclo abbondante (10 giorni) e vertigini fine periodo. 
Ho 45 anni. Il medico ha consigliato di togliere anche l’utero ma io prima
vorrei tentare le cure alternative. Come conviene iniziare una cura di digiuno, per quanti giorni si deve fare e poi quando occorre ripetere? Per cortesia mi mandi una risposta dettagliata. Saluti cordiali.
Gina

RISPOSTA
DIGIUNO SIGNIFICA FEDE NEI MECCANISMI ORDINATI E INTELLIGENTI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Ciao Gina, ti ho inviato con mail a parte, alcune tesine mirate. Istruzioni sul digiuno le trovi su altre tesine ancora, e basta che tu usi nel mio blog il termine “digiuno” come motore di ricerca (se non sei esperta di queste semplici cose fatti aiutare). Ricordati che il digiuno non è un procedimento magico o una misura miracolosa antitumorale, ma un basilare mezzo per ridare funzionalità al sistema immunitario. Sarà quello a orchestrare il processo di ripristino-equilibrio e ripristino-salute nel corpo. Il digiuno non rappresenta una cura ma soltanto il ridare al corpo l’indispensabile condizione della funzionalità.

LA MEDICINA MODERNA PUNTA NON AL RISPETTO MA ALL’INIBIZIONE IMMUNITARIA
Ovvio che la medicina non creda a queste cose.
 Coi suoi attuali sistemi e coi suoi schemi dietetici non si cava un ragno dal buco.
 La medicina punta esattamente alla demolizione farmacologica ed alimentare del sistema immunitario, alla sua decapitazione. 
Non si espianta il sistema immunitario solo perché non è localizzato in un punto o in un solo organo.
 Già lo fanno disinvoltamente a rate, quando intervengono sul timo, sulle tonsille o sull’appendice. 
Già lo fanno con gli immunosoppressori, addebitandogli i guasti delle malattie cosiddette auto-immuni.

LA CHIRURGIA IMPLICA TECNICHE E CURE COSTOSE, CON FORTI IMPLICAZIONI ECONOMICHE
Quanto all’utero, o a qualsiasi altra parte del corpo sottoponibile ad ablazione, per la chirurgia si tratta solo di una insignificante porzione difettosa o anomala del corpo, slegata a tutto il resto. Il principio della integrità sinergica del corpo umano viene totalmente disatteso. Si parla disinvoltamente di asportazione dell’utero solo perché una donna sopravvive in qualche modo a tale insulto, per qualche tempo. Se si potesse marciare senza testa, ma comunque vivi, anche per pochi giorni, certi chirurghi inserirebbero tranquillamente anche la decapitazione nel loro repertorio. Non è umorismo nero e di cattivo gusto, ma semplice osservazione della realtà. Ogni operazione coinvolgente il bisturi produce un consistente risultato economico per diverse persone e per diverse strutture, per cui nessuno si sogna di contestare la gallina dalle uova d’oro chiamata chirurgia.

DIGIUNO E SEMIDIGIUNO
La base di tutto, nel tuo caso, sta in una rivoluzione autentica nello stile di pensiero, di vita e di scelte alimentari. Iniziare un digiuno immediatamente senza preparazione non è privo di inconvenienti. Dipende da come ti sei alimentata per anni e da come ti stai alimentando ultimamente. Se hai mangiato proteine animali e ti sei pertanto pesantemente acidificata fino a ieri, sarà meglio condurre una o due settimane di alimentazione preparatoria al digiuno, passando per gradi e progressione a una dieta vegana e crudista, che negli ultimi giorni diverrà al 100% fruttariana. Solo a quel punto partirai col digiuno vero e proprio. Ovvero con zero cibo, zero stress, zero distrazioni, zero dispersioni di energia e di calore, riposo a letto dinamicizzato da un minimo di stretching muscolare, respirando bene e a fondo e bevendo acqua leggera in libera abbondanza ma a piccoli sorsi (Shelton), oppure acqua con limone (Ehret), oppure acqua e succhi di frutta fresca tipo uva o mela o mirtilli (secondo altri autori). Più succhi aggiungiamo e più allunghiamo nel tempo gli effetti disgregativi del digiuno. L’assumere solo frutta o solo centrifugati di tuberi, radici, verdure e mela o di ananas (come frutti dolcificanti e non fermentanti), viene correntemente chiamato semidigiuno, anche se si tratta solo di una forma di nutrizione effetto eliminativo.

DURATA DEL DIGIUNO
La durata del digiuno va dal minimo di 3 giorni del digiuno casalingo fai-da-te, al digiuno di una, due o persino 4 settimane. Pur essendoci casi di miglioramenti e guarigioni assai sistematici in tutte le versioni digiunistiche. Ritengo comunque che sia meglio predicare prudenza e optare per digiuni di 5-7 giorni, con ripetizione su basi mensili, interrelati ad un periodo intermedio di ciclo fruttariano. In altre parole, digiuno-semidigiuno-digiuno, intendendo per semidigiuno un periodo di normale alimentazione vegancrudista tendenziale a prevalenza fruttariana o verduriana a seconda delle esigenze particolari. Per casi di digiuno breve e detossificante, i segnali tipici di stop logico al digiuno consistono in una ripresa dell’appetito (che se ne era andato nel frattempo), in una urina chiara (che era diventata scura), in una scomparsa dei fenomeni tipo la febbre o il colare intenso di muco, in una lingua pulita e non più carica di patina chiara, in un alito gradevole e non più pesante.

UNA TRIBU’ DI CANNIBALI CHIAMATA SISTEMA CELLULARE
Il digiuno è una specie di operazione chirurgica senza bisturi e senza farmaci, condotta sul tavolo operatorio della natura. Il meccanismo consiste nel trasformare il proprio sistema cellulare (100 trilioni di cellule) in una grande tribù di cannibali. Le cellule infatti non seguono i gusti e le problematiche culturali del loro padrone. Male sopportano di restare senza cibo, per cui, in caso di digiuno e di stop al cibo, esse bussano con veemenza alla porta del sistema immunitario e vanno a cercare sostanza cibaria all’interno del corpo. L’assorbimento non è disordinato e indiscriminato o casuale, ma segue criteri di logica ordinata, intelligente e autoprotettiva (vedi legge del corpo che non va mai contro se stesso, se non spinto da deviazioni iatrogene). Diventa inizialmente un prelevamento di quanto reperibile nel sangue, nella linfa e negli interstizi, ovvero nel materiale liquido dell’organismo, e poi man mano si vanno ad intaccare i trigliceridi, i depositi di grasso e di omocisteina (in queste circostanze è importante lo strumento acqua per spinger fuori i prodotti tossici associati con l’adipe corporale). Poi si passa ad intaccare tutte le eventuali sovra-crescite cellulari anomale, si chiamino esse noduli, indurimenti, cisti, e tumori.

IL PROCESSO DISGREGATIVO CHIAMATO AUTOLISI
Nulla di magico, di utopistico o di vuduistico, ma una semplice disgregazione cellulare chiamata autolisi. Un processo del resto che avviene regolarmente nel corpo umano anche senza il ricorso al digiuno, ogni volta che miglioriamo sensibilmente le nostre condizioni di vita, concedendoci relax, sole e vita salutare. In pratica tutte le energie psicofisiche, enzimatiche ed elettromagnetiche dell’organismo vengono concentrate e dirette al recupero funzionale del corpo, senza i grossi sprechi energetici delle giornaliere digestioni che, soprattutto nero caso dei carnivori e di chi vive a cibo-spazzatura, sono ragguardevoli. Piccole forme tumorali si creano e si autodisgregano in continuazione nel corpo di tutti i viventi senza che essi nemmeno se ne accorgano e senza che nessuno strumento riesca a rivelarle.

PROVVIDENZIALE INCAPSULAZIONE VELENI IN ECCESSO
Il tumore, quello solido e concreto, non è infatti una maledizione arrivata casualmente da un pianeta infernale della Via Lattea, ma una provvidenziale incapsulazione di veleni attuata a scopo protettivo e come ultima ratio. Una sistemazione di emergenza firmata sistema immunitario. I veleni interni, liberi e non incapsulati, finirebbero nelle diverse zone del corpo creando cachessie e cancri a iosa, senza questa provvidenziale soluzione. Il tumore è dunque da considerare corpo vivente e aggiuntivo, inserito come serbatoio-veleni nelle zone critiche, dotato di normali cellule, regolarmente alimentate dal sangue e dal sistema linfatico e ripulite da essi secondo le regole del normale metabolismo corporale. Convivere col tumore si può, ma occorre allora controllarne lo sviluppo. Crescendo troppo potrebbe subire restringimenti e impedimenti alla circolazione, e conseguente degenerazione in cachessia con irraggiamento tossico e formazione di metastasi.

LA CHIRURGIA NON RAPPRESENTA AFFATTO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA
La corrente pratica medica di asportare i tumori e di ricorrere alla chemio non ha nulla di scientifico, di logico e di utile. La storia della lotta ai tumori e al cancro su quelle basi è decisamente fallimentare, non solo per le mutilazioni e le sofferenze causate agli operati, ma anche perché la recidiva e la ricrescita sono costantemente dietro l’angolo. Gli stessi dati numerici e statistici di fonte medica offrono una panoramica impietosa e scoraggiante, per cui la baracca delle operazioni va avanti più per questioni di lucrosa convenienza economica che per autentica assistenza ai pazienti colpiti. Le mie tesine “Zona Tumore e Zona Cancro”, del 28/1/09, “Tumore barriera e strumento del sistema immunitario”, del 22/9/11, “Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro”, del 19/1/10, e “L’inevitabile conflitto tra medicina naturale e igiene naturale”, del 3/2/12, contengono ulteriori dettagli su questo spinoso argomento.

DIETA ANTITUMORALE A FAVORE DELL’UNICA FORZA DEPUTATA ALLA GUARIGIONE




Basilarmente la dieta antitumorale, all’infuori da digiuni e dai semidigiuni, è una dieta salubre e quindi ricca di vitalità e di cibi crudi. Preteine animali tipo carni e latticini, pesce e uova, zucchero e sale, caffè e the, cibi spazzatura di diverso tipo, cibi sintetici e devitalizzati, cibi cotti e mortificati, vanno cancellati rigorosamente dal proprio repertorio alimentare. Risvegli con abbondanti succhi di agrumi. Colazioni con centrifugati di carote-sedani-mela più ciuffo di piantaggine, salvia e radice di fitolacca (falsa-uva), oppure con rape, patate, ravanelli, topinambur, più ciuffo di malva, menta, tarassaco e ortica. Pranzi e cene con verdure crude iniziali seguite da secondo piatto a patate o zucche o legumi stile fagiolini e lupini, o cereali integrali leggeri tipo miglio e saraceno. Manciata di frutta secca e di datteri, nonché 2 o 3 cucchiai di germe di grano e di semini (zucca, sesamo, girasole, lino), servono a completare il quadro. Poche e limitate le trasgressioni, limitabili al pane integrale, alla pasta integrale e alla pizzetta vegana (una volta a settimana). Ache in questo caso la dieta non ha poteri guarenti ma ha soltanto le caratteristiche adatte a favorire e rinforzare l’unica forza deputata alla guarigione, che è l’azione immunitaria.

NON ESISTONO PRODOTTI MIRACOLISTICI E NON ESISTONO TERAPISTI STRABILIANTI
E’ fondamentale togliersi dalla testa l’idea che esistano al mondo sostanze speciali trovate o da trovarsi, guaritori superbravi o specialisti eccezionali, capaci di sostituirsi ai meccanismi autoguaritivi del corpo.

NIENTE CURE SUL SINTOMO MA STOP TOTALE ALLE ABITUDINI INTOSSICANTI
Quanto contenuto in questa tesina, nelle altre tesine, nel mio blog e nei miei libri, non rappresenta una cura medica alternativa o una prescrizione. Non mi chiamo Di Bella, non mi chiamo Simoncini, non mi chiamo Nacci, non mi chiamo Messeguet e non mi chiamo medico. Rappresento solo un tassello informativo di una libera scienza dedita alla salute e al benessere, con forti radici millenarie (Pitagora, Parmenide, Ippocrate, Asclepiade, Marco Aurelio, Galeno). Una scienza basata sul rispetto delle leggi naturali (la Natura è Sovrana Medicatrice di Tutti i mali), sul ripristino dell’equilibrio e sul metodo della non cura del sintomo (tipica della medicina). Una scienza basata sullo stop alle abitudini intossicanti, di tipo alimentare, comportamentale ed emozionale. Chi si attiene a questi principi, lo fa dopo aver deciso tra soluzione medica e soluzione igienistica, e si assume tutte le responsabilità del caso.
Valdo Vaccaro
Tratto da http://valdovaccaro.blogspot.it/2012/10/togliere-lutero-o-puntare-una-soluzione.html
http://pianetablunews.wordpress.com/2014/04/28/niente-cure-sul-sintomo-ma-stop-totale-alle-abitudini-intossicanti/

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