Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

#LA DIETA VEGANA PER CAMPARE 100 ANNI SENZA TAGLIARE LE CALORIE

#LA DIETA VEGANA PER CAMPARE 100 ANNI SENZA TAGLIARE LE CALORIE

Michael Greger direttore del Public Health and Animal Agriculture alla Humane Society of the United States divulga i principi dell’alimentazione sana dal suo sito Nutritionfacts.org e propone piuttosto che la restrizione delle calorie la riduzione delle proteine animali per campare 100 anni
La restrizione delle calorie, ovvero dimezzare la quantità di cibo che assumiamo, sembra avere effetti benefici sulla durata della vita e sulla salute sopratutto se questo regime alimentare è praticato nella maturità.
Secondo alcuni studi scientifici condotti sui primati, invece, sembra che non vi siano apprezzabili miglioramenti.
 Ma la moderazione a tavola resta certamente una necessità se dopo gli “anta” vogliamo mantenerci in buona salute e le restrizioni alimentari sono difficili da applicare nel corso di una vita: dalla fame nervosa, agli sbalzi umorali tutto sembra andare contro la possibilità di mangiare meno per stare meglio. Lo studio Minnesota Starvation Study evidenzia proprio le implicazioni psicologiche e fisiche che subiamo quando tagliamo le calorie. Quando mangiamo e quanto più mangiamo attiviamo il mTOR, (mammalian target of rapamycin) e dunque ci deve essere un modo migliore per controllare l’enzima motore dell’invecchiamento. Ecco perché i ricercatori hanno accolto con entusiasmo la rapamicina un principio attivo rinvenuto nell’Isola di Pasquache inibisce il mTOR e usato per ora in persone che hanno subito un trapianto e che deve essere ulteriormente sviluppato.
La svolta è arrivata quando gli scienziati hanno scoperto che i benefici della restrizione dietetica possono essere ottenuti non solo tagliando le calorie ma anche tagliando le proteine animali. La restrizione proteica è molto meno difficile da mantenere rispetto alla restrizione dietetica e può essere più potente perché sopprime sia l’mTOR sia l’ IGF – 1 o somatomedina. Infatti, sebbene venga consigliata una dieta proteica per stimolare l’mTOR negli sportivi per favorire l’aumento della massa muscolare si rende necessario inibirla per contrastare l’invecchiamento nella maturità. Una delle proteine che sembra stimolare al massimo l’mTOR, è la leucina che si trova prevalentemente in alimenti di origine animale come uova, latticini, carne, pollo e pesce e in alimenti vegetali, seppur in minor concentrazione come frutta, verdura, cereali e fagioli.
Il ruolo funzionale della leucina nella regolazione dell’attività mTOR può contribuire a spiegare gli straordinari risultati riportati nel Cornell-Oxford-China Study , dal momento che le diete quasi- vegan di contenuto proteico modesto tendono ad avere bassi contenuti di leucina. Questo può anche aiutare a spiegare la longevità di alcune popolazioni come i giapponesi di Okinawa, che hanno circa la metà il nostro tasso di mortalità . La dieta di Okinawa tradizionale comprende solo il 10 % di proteine ​​ e praticamente è senza colesterolo. Meno dell’1% della loro dieta comprendeva pesce, carne, uova e latticini ossia l’equivalente di una porzione di carne al mese e un uovo ogni due mesi. La loro longevità è stata superata solo dagli Avventisti vegetariani della California per cui si registra forse la più alta aspettativa di vita di ogni popolazione formalmente descritta nella storia.
http://pianetablunews.wordpress.com/2014/04/30/la-dieta-vegana-per-campare-100-anni-senza-tagliare-le-calorie/

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