Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

Immagine
La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Neuroni-specchio e ossitocina regolano la cattiveria?

Neuroni-specchio e ossitocina regolano la cattiveria?

L’esperimento è stato condotto, come sembra essere
diventato di moda, con degli elettrodi: in particolare grazie
all’elettromiografia. 
Alcune pazienti infatti sono stati sottoposti ad
elettromiografia sui muscoli coinvolti nell’atto del sorriso.
Sono state successivamente sottoposte al loro sguardo
delle immagini statiche, figure che archetipicamente sono considerate con
empatia, come gli anziani, altre al sentimento di invidia come ricchi professionisti
nel settore dell’interessato e delle altre, studenti, americani, al sentimento
di orgoglio ed altre come tossicodipendenti a quello del disgusto. Poi è stato
chiesto loro di collegarle a delle azioni, piacevoli, tragiche o neutre
riguardanti i personaggi visti in precedenza.
È stato possibile individuare che i muscoli del sorriso,
in relazione a situazioni tragiche o spiacevoli, si attivano più facilmente per
personaggi che sono strettamente connessi con un sentimento di invidia.
Ma i ricercatori non si sono fermati qua e con altri tre
esperimenti successivi hanno verificato non solo la ricorrenza del cosiddetto Schadenfreude, ridere delle disgrazie altrui, ma si ha
anche il desiderio di nuocere al soggetto della nostra invidia e che i motori di
questo impulso sono competizione e sentimento di inferiorità.
Secondo i ricercatori vi sono dei soggetti, che
definiscono biologicamente poco empatici, che hanno la tendenza a esagerare il
limite della sana competizione e a trasformarla in invidia.
Una ipotesi che sembra confermare la teoria delle due
forze fondamentali dell’esistere dell’avvocato Marra: l’odio e l’amore.
Si sa da tempo dell’esistenza di un ormone, l’ossitocina,
che viene prodotto dall’ipofisi quando ci si trova in situazioni di empatia.
Quantità elevate di questo cosiddetto ormone dell’amore, però, possono generare
reazioni di odio in qualunque forma, sia inteso anche come gelosia o invidia.
Ciò succede, appunto, con più frequenza in situazioni negative o di particolare
stress.
Marra sostiene che entrambi questi principi sono
funzionali alla vita. Cito testualmente: “il contesto, per potersi sviluppare,
necessita, innanzitutto che ogni individuo odi gli altri ciò perché gli
individui sono tutti indistintamente animati […] dal desiderio di esserci ed
essere riconosciuti”. Ed è esattamente quello che questo studio vuole
dimostrare. La competizione, primo frutto di questo desiderio di esserci ed
essere riconosciuti è una forma d’odio necessaria allo sviluppo del contesto,
della società. Una forma che spinge a superarsi e superare gli altri, in virtù
dell’evoluzione. Ed è una forma di crescita non solo umana, ma che
spietatamente viene applicata in natura. E, nella società umana, il diritto ad
esserci e ad essere riconosciuti si conquista con le opere, che esistono
proprio grazie a questa forma di odio che spinge ad agire e non all’amore. Ciò
vuol dire in breve che per affermarsi nel mondo è corretto che l’individuo
abbia una spinta egoistica, che abbia una vena ambiziosa non solo per il benessere
suo proprio ma anche per creare la spinta all’evoluzione umana. Insomma per
dirla come Marra l’odio è una forma di auto-limitazione dell’amore esagerato.
Ora in base anche alle esperienze dei neuroni-specchio
fatte da Rizzolati potremmo ipotizzare che questa assenza di empatia sia dovuta
a una mancanza genetica che va collegata con questi neuroni. Le neuroscienze
sono ancora troppo poco evolute per riuscire a spiegare completamente dei
fattori così complessi.
Forse non possiamo considerare questo esperimento
dell’Università di Princeton come un fondamentale passo avanti nella scoperte
della biologia del comportamento ma sicuramente indica con quanto desiderio di
evolversi la scienza studia il comportamento umano.

Giselda Campolo

http://www.signoraggio.it/neuroni-specchio-e-ossitocina-regolano-la-cattiveria/

Post popolari in questo blog

Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

Fitness e Metabolismo - usare i grassi come energia

Svelati i segreti della dieta per diabetici -6 alimenti aiutano ad arrestare il diabete e iniziano l’auto-guarigione