Il business della salute: i dieci farmaci più diffusi fanno guadagnare 55 miliardi di euro
Il business dei farmaci, che non sempre sono sinonimo di salute, vale miliardi. Tutto questo si sapeva già, ma oggi lo conferma la classifica annuale dei dieci medicinali “best-seller” nel mondo: tutti insieme, nel 2013 hanno guadagnato 76 miliardi di dollari, circa 55 miliardi di euro. “Big Pharma”, come viene soprannominata l’industria dei farmaci, fattura ogni anno una quantità enorme di denaro. un mercato molto variabile di anno in anno. Le medicine più vendute sono oggi farmaci creati attraverso processi biologici, invece che prodotti sinteticamente con processi chimici come erano i best-seller del recente passato. Immunoterapia e medicinali per combattere i tumori dominano la “top 10″, stilata dalla società di analisi del settore Evaluate Pharma/Ep Vantage e anticipata oggi dal quotidiano Guardian di Londra. Nel 2013 in testa alla “top ten” dei farmaci più venduti c’è l’Humira, un medicinale iniettabile anti-reumatismi e anti-infiammatorio usato anche per altre malattie simili, prodotto dalla Abbvie, che nel corso dello scorso anno ha incassato da solo 10 miliardi e 600 milioni di dollari, raddoppiando le vendite negli ultimi quattro anni. Altri due anti-reumatici, l’Enbrel della Pfizer/Amgen, e il Remicade della Johnson & Johnson/merck, sono rispettivamente al secondo e terzo posto della graduatoria, con 8,7 e 8,4 miliardi di dollari di fatturato. Al quarto c’è il Seratide/Advair, un farmaco per l’asma, della GlaxoSmithKline, con 8,2 miliardi e al quinto il Lantus, un medicinale per il diabete, prodotto dalla Sanofi, a quota 7,6 miliardi.
La nuova generazione di medicine biologiche, osserva il Guardian, ha un mercato più ristretto, ma sono in media molto più care. Il quotidiano londinese cita l’esempio di un altro medicinale di questo genere, il Sovaldi, nuovo trattamento dell’epatite C, il cui prezzo negli Stati Uniti è di 1000 dollari per una sola pillola e 84 mila dollari per la cura completa: un costo che sta sollevando polemiche anche in Italia, dove non è chiaro se la sanità pubblica potrà pagarlo per le decine di migliaia di persone che ne avrebbero necessità. Prodotto dalla Gilead Sciences, il Sovaldi potrebbe ciononostante realizzare guadagni tra 7 e 12 miliardi di dollari nel suo primo anno di esistenza.
Il best-seller di tutti i tempi rimane comunque il Lipitor. Lanciato nel 1996, ha fatto guadagnare alla Pfizer 141 miliardi di dollari, con picchi di 13 miliardi di dollari l’anno. Una somma che difficilmente la nuova capolista Humira potrà superare, perché anche il suo brevetto sta per scadere, nel 2016. Ma un vantaggio dei farmaci biologici, dal punto di vista dell’industria farmaceutica, è che sono più complessi da replicare come farmaci generici.
fonte: Repubblica – Guardian