Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

LA DECISIONE Stamina,:il Tar del Lazio sospende la bocciatura del «metodo»

LA DECISIONE Stamina,:il Tar del Lazio sospende la bocciatura del «metodo» 

Stamina, il Tar del Lazio sospende la bocciatura
del «metodo» da parte del pool di esperti
Accolto il ricorso di Vannoni.
 Il Ministero della Salute nominerà a breve un nuovo comitato scientifico
Davide Vannoni (Fotogramma)Il Tar del Lazio dà ragione a Davide Vannoni, presidente di Stamina: i giudici hanno
sospesoil decreto di nomina della commissione scelta dal Ministero della Salute che ha bocciato il «metodo Stamina». Di conseguenza è sospeso ancheil parere contrario alla sperimentazione. È stato dunque accolto il ricorso del presidente di Stamina, Davide Vannoni.
NUOVO COMITATO - Immediata la risposta del Ministero della Salute, che nominerà nelle prossime ore un nuovo comitato scientifico di esperti - anche stranieri - per un’altra valutazione del protocollo Stamina. «Ho voluto attivare immediatamente le procedure per il nuovo comitato scientifico perché ritengo che in questa vicenda non si possano lasciare i malati e le famiglie nel dubbio - ha detto il ministro Beatrice Lorenzin -. La tempestiva ripresa dei lavori del comitato scientifico permetterà di compiere gli approfondimenti istruttori indicati dal Tar».


«ESPERTI NON IMPARZIALI» - Vannoni aveva contestato davanti al Tar proprio la composizione della commissione che ha bocciato la sperimentazione, sostenendo che gli esperti non sono stati imparziali e che alcuni membri si sono espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati. Questi i componenti del «vecchio» comitato: Fabrizio Oleari, Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Vincenzo Silani, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Stefano Di Donato, Antonio Federico, Maurizio Scarpa, Giulio Cossu, Luigi Pagliaro, Amedeo Santossuoro, Patrizia Popoli, Maria Cristina Galli. Nessuno di loro ha voluto commentare la sentenza odierna.
ESPERTI FAVOREVOLI - Secondo i giudici, è necessario che ai lavori del comitato scientifico che deve valutare l’opportunità di avviare una sperimentazione (per la quale erano stati stanziati tre milioni di euro) «partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo». «Non è stata garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale» scrivono i giudici, aggiungendo che «il requisito dell’indipendenza dei componenti del comitato scientifico è stato ritenuto essenziale anche dal Ministero della Salute» e che «tale indipendenza va intesa primariamente in senso ideologico (e dunque non necessariamente economico, come sembra affermare il Ministero nella memoria difensiva) e deve quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Foundation».
CARTELLE CLINICHE - Infine, i giudici ritengono che, «prima di esprimere il parere negativo all’inizio della sperimentazione, il comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia. Pazienti che, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali».

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