Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Come mangiare ad un buffet senza abbuffarsi

Come mangiare ad un buffet senza abbuffarsi

Sono sempre di più le occasioni di mangiare a buffet: matrimoni, aperitivi, crociere, villaggi turistici o feste tra amici.
Sono una trovata facile e pratica per evitare interminabili pranzi o cene, ma rischiano di trasformarsi in un pericolo per la linea dei partecipanti.
Il buffet infatti presenta numerosi lati positivi, ma altrettanti negativi. Innanzitutto è più informale rispetto ad una cena ‘a la carte. In secondo luogo, ha il vantaggio di permettere di invitare più amici, senza essere vincolati dai posti a sedere. Nel caso dei villaggi, alberghi e crociere, soprattutto se ci si trova all’estero, un altro aspetto positivo è poter assaggiare un po’ di tutto.

Ovviamente ci sono anche gli aspetti negativi. Uno tra questi è osservare che le persone tendono ad avventarsi sul banchetto come se non mangiassero da più di un mese. Indipendentemente da chi sono gli invitati e dall’occasione, il buffet, ha la capacità di stimolare la competizione tra i partecipanti, una gara all’ultimo pezzo, chi è dietro non sa cosa c’è sul tavolo, ne’ sa per quanto ci resterà e allora la curiosità, chi è davanti non vorrebbe cedere il posto, insomma, le regole del galateo vanno spesso a farsi benedire.
Nicola Santini, esperto di galateo, afferma: «In effetti è sgradevole vedere persone tornare dal tavolo delle pietanze col piatto stracolmo tipo “trionfo di caccia” e le portate che vanno a formare un mini palazzo a dieci piani. Oltretutto è scomodo, perché alcune cose rischiano di cadere e inutile, perché il bello del buffet è poter andare al tavolo a servirsi più volte.


Il criterio di scelta dovrebbe essere lo stesso che si userebbe al ristorante: un assaggio di antipasto, un primo, un secondo, magari un po’ di verdura. Il piatto dovrebbe essere riempito per non più del 70% e contenere 3-4 cose. Al buffet si può andare fino a tre volte, dolci esclusi.
Insomma, il trucco è “mettere poco e andare spesso”. In questo modo, inoltre, si aumenta anche la socialità».

Di seguito alcune regole che bisognerebbe seguire in un buffet:
Non avventarsi sul buffet, lasciar sfogare prima i più affamati e poi arrivarci con calma.
Servirsi prima al banco dei freschi e solo dopo dare un’occhiata agli altri.
Evitare piatti iper abbondanti, l’impressione da dare è quella che si stia sempre “assaggiando”. E dato che al buffet ci si può servire quante volte si vuole, meglio fare il bis e il tris che girare per la sala con piatti strabordanti. 
Rispettare la fila, evitando di riempire i piatti anche per parenti e amici.
individuare i cestini dove buttare le cose, senza abbandonare le cose dove capita.
occhio al bicchiere, non è carino prenderne numerosi perché non si riconosce più il proprio;
del dolce non si fa il bis, quindi se ci sono più proposte, scegliere un massimo di tre piccoli assaggi nello stesso piatto.
In caso di buffet che non preveda posti a sedere, individuare un utile punto d’appoggio: niente è più imbarazzante che avere il bicchiere in una mano, il piatto nell’altra, e non riuscire nè a mangiare nè a bere
Non stazionare vicino ai tavoli del buffet: buona regola è allontanarsi con il piatto in mano e solo in caso di bis tornare nei pressi del cibo. 
Quello che si mette nel piatto, poi si consuma: altrimenti è sintomo di inutile ingordigia. Proprio per questo conviene prendere più assaggi (piccoli) e poi decidere la pietanza che si vuole “approfondire”
Il buffet è un momento di socializzazione: non concentrarsi solo sul cibo e, tra un viaggio e l’altro verso il tavolo dei rifornimenti, variare compagnia e fermarsi a scambiare due parole senza limitarsi al solo tragitto da e per il buffet
Usare sempre le posate da portata. Se queste mancano, magari per pizzette, rustici o tartine, meglio la mano munita di tovagliolino della propria forchetta sporca.
Se ci sono camerieri deputati al servizio di cibi e bevande, vietato servirsi da soli.
Infine, masticate lentamente, godete di ogni boccone con tranquillità, pensate come se il cibo non debba mai finire.

Ma come fare per essere sicuri di evitare una abbuffata ad un buffet e tornare a casa dello stesso peso di prima?

Una ricerca pubblicata nella lettera all-you-can-eat buffet della American Journal of Preventive Medicine suggerisce due strategie che possono aiutare alla dieta a sopravvivere ad un buffet: Prendere un piatto piccolo e andare in “perlustrazione generale” lungo il buffet per vedere cosa c’è prima di scegliere cosa mangiare.
Porzioni illimitate ed una miriade di scelte rende il buffet il nemico della dieta.
Infatti, di fronte a una varietà di cibo in una sola seduta, le persone tendono a mangiare di più. E ‘la tentazione di voler provare una varietà di alimenti che rende particolarmente difficile non mangiare troppo in un buffet.
Brian Wansink, docente della Cornell University, autore di best seller e personaggio televisivo, insieme a dei collaboratori, ha deciso di studiare il comportamento di 300 clienti di un paio di dozzine di ristoranti cinesi, osservati a loro insaputa mentre si servivano al buffet. «Da questa osservazione abbiamo tratto un lavoro pubblicato sul numero di aprile dell’American Journal of Preventive Medicine» spiega Wankins, molto noto negli Stati Uniti per aver introdotto con un famoso libro il concetto di Mindless eating, mangiare senza pensarci su, un best seller nel quale spiega come spesso introduciamo senza accorgerci più cibo di quanto crediamo di fare. «Situazioni come quelle dei ristoranti all-you-can-eat facilitano questo comportamento». Nessuno infatti probabilmente oserebbe ordinare al cameriere tutti gli alimenti di cui poi si serve liberamente al buffet. «Dai dati che abbiamo raccolto attraverso la nostra indagine abbiamo visto che chi studia bene i cibi esposti girando intorno al tavolo prima di servirsi e chi sceglie piatti più piccoli in genere torna a rifornirsi un minor numero di volte e mediamente finisce con mangiar meno» prosegue lo studioso statunitense: «questi due piccoli trucchi possono quindi essere utili per evitare gli eccessi».


I risultati dello studio hanno rivelato differenze fondamentali nel modo in cui le persone più magre e quelle in sovrappeso si avvicinarono ad un buffet.
“Le persone magre sono più propense a scovare il cibo. Sono più propense a guardare le diverse alternative prima che si gettano su qualcosa”, ha detto Wansink. “Mentre le persone meno magre tendono a prendere un piatto e a guardare ogni pietanza e dire: ‘Voglio anche questo!”
Come ben sanno i lettori del mio blog, se vogliamo essere come le persone che sono sempre state magre e che mangiano anche più di noi, allora dobbiamo imitare i loro comportamenti.


Fonte: http://www.dietabianchini.com/2013/12/come-mangiare-ad-un-buffet-senza.html#ixzz2myMBJDf8

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