Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Brindisi, uno studio sulle malformazioni punta il dito contro il diossido di zolfo

Brindisi, uno studio sulle malformazioni punta il dito contro il diossido di zolfo 



(Guerriero del Risveglio)

Mancava una risposta al “perché?” nella città pugliese tra il 2001 e il 2010 fossero nati più bambini con malformazioni rispetto
alla media europea e ai comuni limitrofi.
 Il problema ambientale era solo ipotizzato e restava da sbrogliare quel 17 per cento di malformazioni neonatali in più, che diventa 49 per i disturbi cardiaci.
 Si sono rimessi al lavoro e hanno seguito le tracce degli inquinanti per scoprire se dietro quei 194 casi (83 riguardanti il cuore) si nascondesse o no l’inquinamento atmosferico, “in una città che in una manciata di chilometri ha due centrali a carbone, gestite da A2A Edipower ed Enel, e un polo petrolchimico nel quale operano le industrie chimiche Basell, Syndial e Versalis”, afferma Riccardo Rossi, consigliere comunale della lista civica Brindisi Bene Comune.
La ricerca
Gli autori hanno trovato una possibile risposta nella SO2, sigla apparentemente innocua del diossido di zolfo che già alcuni studi scientifici ritengono causa delle malattie congenite, in particolare del cuore. Un elemento che si sprigiona anche dalla combustione di petrolio e carbone. Lo studio condotto dal team leccese in collaborazione con il reparto di neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi – e di prossima pubblicazione sulla rivista scientifica americana Environmental Research – ha estratto casualmente le schede di dimissioni di quattro neonati sani per ogni bambino nato con una malformazione al cuore. “Abbiamo quindi calcolato l’esposizione della madre ai valori di diossido di zolfo e alle polveri totali sospese, registrati dalle centraline della rete di monitoraggio, nelle settimane più sensibili per il feto, quelle tra la terza e l’ottava settimana”, spiegano i ricercatori. I risultati parlano chiaro: c’è un’associazione statisticamente significativa tra le nascite di bambini malati e i valori elevati di diossido di zolfo e polveri totali sospese nei giorni in cui il feto era più sensibile. Per eliminare qualsiasi dubbio, i ricercatori hanno ritoccato al ribasso i dati tenendo conto “dell’influenza di possibili fattori di rischio, quali nel caso specifico, il fumo di sigaretta della madre durante la gravidanza”. E concludono: “Le malformazioni congenite rappresentano uno dei più precoci indicatori biologici per la tossicità di insulti ambientali. Per questo è necessaria una sorveglianza epidemiologica del fenomeno”.

Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/21/brindisi-neonati-con-malformazioni-studio-punta-dito-contro-diossido-di-zolfo/784746/

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