Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

#TUMORI E TRAUMI PSICHICI

#TUMORI E TRAUMI PSICHICI
 Paolo D'Arpini 
Scrive Franca Oberti (in una nota sul Giornaletto di Saul), che ringrazio, che l’articolo “Tumori e traumi psichici” sarebbe “da dibattere, più per le implicazioni sociali che per il fatto in sé… perché si innescherebbe un meccanismo che aggraverebbe la situazione economica della comunità….”
Sono d’accordo con lei soprattutto quando afferma che gli altri possono imparare, non sfruttare. 
Tuttavia andrebbe fatta una riflessione: esistono forme di risarcimento per invalidità civile o militare allorché alle persone vengono riscontrate evidenti menomazioni fisiche. 
Si pensi ai risarcimenti per incidenti sul lavoro, ai grandi invalidi della guerra ecc. Invece un’invalidità totale o parziale scaturita da un trauma psichico non è facilmente riscontrabile.
 Inoltre, essendo la mente soggettiva ed individuale, alle stesse condizioni traumatiche le persone reagiscono in modo differente ed è quindi quasi impossibile stilare dei protocolli che possano con certezza attribuire a determinati eventi la causa delle patologie.
 Si pensi anche ai clamorosi errori giudiziari che possono aver causato un tumore, come, ad esempio, quello noto di Enzo Tortora o alle differenti reazioni delle persone di fronte alla perdita del lavoro ecc. Alcune testimonianze confermano che le leucemie infantili a volte sono ascrivibili a svalutazioni vissute sui banchi di scuola (R. Steiner affermò che erano anche la causa delle arteriosclerosi in età avanzata) ma diventerebbe improponibile richiedere i danni all’insegnante o al ministero della pubblica istruzione. E le malattie nate durante la guerra? Tante. Dalla tubercolosi-tumore polmonare (paura della morte) alla poliomielite-sclerosi multipla (conflitto motorio) all’epilessia (soluzione del conflitto motorio), ecc. ecc.
Ogni sentito/percepito/vissuto è un unicum ed è quindi difficile attribuire con certezza la causa a terzi, salvo casi particolari come potrebbe essere quello in questione.
Quanto al meccanismo che aggraverebbe la situazione economica della comunità: la secolare separazione esistente tra ricerche psico-spirituali e fisiche e, come conseguenza, la mancata ricerca delle vere cause del male e di molte malattie, ha già creato un meccanismo che porta ad un circolo vizioso nel quale attualmente prolifera l’industria della sofferenza (armi e medicinali in primis).
Nell’articolo ho soprattutto evidenziato la palese contraddizione tra le affermazioni del prof. Villari e quelle del premio Nobel per la scoperta dell’helicobacter pilory quale causa dell’ulcera gastroduodenale.
Attribuire ai microbi la causa di molte patologie è fuorviante e non aiuta il discernimento utile alla conoscenza di sé.
Un breve esempio:
Una persona a me molto cara mi raccontò che da bambino, nel periodo della seconda guerra mondiale, venne di notte portato dai genitori in un bunker sotto la casa dove abitava nel quale si radunavano anche tanti altri vicini per proteggersi da possibili bombardamenti. In quell’ambiente si sentì soffocare e dopo pochi giorni incominciò a sognare di volare in alto, sopra i tetti di casa. Comprese dopo anni, alla luce delle scoperte del dr. Hamer, di aver vissuto una cosiddetta costellazione “planante” che si attiva in situazione di minaccia del territorio (muscolatura-mucosa bronchiale) con spavento improvviso (muscolatura/mucosa laringe) e trovò quindi conferma che la causa della sua claustrofobia (anche metaforica) e degli attacchi di tosse conseguenti avevano quella radice. Poco dopo a sua madre fu diagnosticata una laringite difterica, che è però considerata malattia contagiosa causata da un microbo e pertanto curata in isolamento ospedaliero. Ma la causa per entrambi fu il trauma psico-biologico vissuto insieme quella notte con un percepito e conseguenze psico-biologiche simili ma non uguali.
Grazie per la condivisione.
Un caro saluto.
Paola Botta Beltramo
Articoli di riferimento:
Gianni Lannes 

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