Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Niente chemio, e l’oncologo salva la moglie dal cancro

Niente chemio, e l’oncologo salva la moglie dal cancro

Sidney Winawer, oncologo di fama planetaria, dirige il laboratorio di ricerca sul cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di NewYork, uno dei centri più importanti del mondo. Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali però sono deceduti. 
Un giorno, la diagnosi è toccata a sua moglie, Joanna.
 Ben consapevole gravi dei danni collaterali della terapia chimica, e per nulla convinto della sua efficacia, il professor Winawer non ha sottoposto la consorte né alla “chemio” né alla radioterapia.
E, sorpresa: l’ha guarita. 
Come?
 Il luminare newyorkese si è affidato alla somatostatina, quella del controverso medico italiano Luigi Di Bella, accusato di suscitare speranze illusorie. 
Ma l’illusione peggiore è quella della chemioterapia, come lo stesso Winawer ha sostenuto nel libro “Dolce è la tua voce”, pubblicato da “Positive Press” nel 1998. 
«Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per una insufficienza del sistema immunitario», scrive il blog “Informare x Rexistere ( http://www.informarexresistere.fr/2011/10/26/famoso-oncologo-americano-di-fama-mondiale-rifiuta-la-chemioterapia-per-la-moglie-malata-di-tumore-e-guarisce/#axzz23szJz4Vu ) ”, che riporta la notizia della “miracolosa” guarigione della signora Winawer.
 «La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo, col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo, per anni o anche per il resto della vita ».
 Per dare un’idea di quanto siano tossici questi veleni, il blog prende spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata ai più diffusi farmaci anti-cancro :
 «Pensate che basterebbe solo aumentare di poco le dosi di una sola “seduta” di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi».
 L’animale morirebbe per avvelenamento nel giro di pochi giorni: «Potete controllare voi stessi, dato che la tossicologia è pubblica». 
Inoltre, per smaltire questi farmaci occorrono mesi: molto di più della durata di ogni ciclo terapeutico. 
Per cui, quando si torna in ospedale per il ciclo seguente, l’organismo non ha ancora smaltito le tossine accumulate. «Molto spesso – continua il blog – il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura di chemioterapia». 
Questo non è dovuto a una particolare “predisposizione” del paziente, «ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte, quindi l’organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente». 
Per dirla col professor Winawer, la chemioterapia non è mai la soluzione definitiva del problema, poichè spesso la malattia si ripresenta dopo anni, con maggiore violenza .
 La soluzione? «Il cancro  deve essere vinto potenziando il sistema immunitario». 
Per molti tipi di tumore , il sistema immunitario ha una “memoria”, esattamente come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia).
 Se il tumore viene vinto dall’organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito.
 A riprova, il blog cita recenti studi che dimostrano l’inefficacia della chemioterapia – mai davvero risolutiva – nonché i poco entusiasmanti retroscena legati al business infinito delle multinazionali farmaceutiche.
 «La ricerca non ha fatto passi da gigante come tutti pensano, ma, al contrario, la gente si ammala e muore più che nei decenni scorsi», sostiene “Informare x Rexistere”. 
«Con i metodi di cura attuali, il 90% degli ammalati non sopravvive più di 10 anni al cancro ». 

http://terrarealtime.blogspot.it/2014/02/niente-chemio-e-loncologo-salva-la.html

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