Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

La pelle umana può assorbire energia ed informazioni dalla luce solare

La pelle umana può assorbire energia ed informazioni dalla luce solare

Forse la cosa più straordinaria di tutte è la possibilità che la superficie del nostro corpo sia costituita da cellule in grado di intrappolare in maniera efficiente energia ed informazioni dalle radiazioni ultraviolette.
 Uno studio pubblicato in “ Journal of Photochemistry and Photobiology” nel 1993 ed intitolato “Irradiazione di luce artificiale induce emissioni di fotoni ultradeboli da parte dei fibroblasti della pelle umana” ha scoperto che quando la luce derivante da una fonte artificiale veniva applicata ai fibroblasti sia su soggetti sani che su soggetti affetti da xeroderma pigmentoso (caratterizzato da una deficienza nel meccanismo di riparazione del DNA) essa induce una ben più alta emissione di fotoni ultradeboli (10/20 volte maggiore) nei soggetti malati.
 I ricercatori hanno concluso da questo esperimento che “questi dati suggeriscono che le cellule dello xeroderma pigmentoso tendono a perdere capacità di immagazzinare in maniera efficiente fotoni ultradeboli  indicando l’esistenza di un sistema efficiente di cattura dei fotoni intracellulari all’interno
delle cellule umane.”[1]

Ricerche più recenti hanno anche identificato una differenza misurabile nelle emissioni di biofotoni tra cellule normali e quelle affette da melanoma.[2]
In verità il pigmento della pelle agisce come un naturale pannello solare, grazie al ruolo della melanina nel convertire la luce ultravioletta in energia metabolica:
La melanina è in grado di trasformare l’energia della luce ultravioletta in calore in un processo conosciuto come “conversione interna ultraveloce”; più del 99,9% delle radiazioni ultraviolette assorbite è trasformata da raggi potenzialmente dannosi (a livello di DNA) in calore innocuo.
Se la melanina può convertire luce in calore, non potrebbe anche trasformare le radiazioni ultraviolette in altre forme di energia utili a livello biologico e metabolico? 
Questo potrebbe sembrare non così esagerato quando si considera che persino i raggi gamma che sono altamente tossici per la maggior parte delle forme di vita sono una fonte di sostentamento per alcuni tipi di funghi e batteri”.[6]
I biofotoni prodotti dal corpo sono governati dalle forze solari e lunari
E’evidente che la scienza moderna sta soltanto adesso cominciando a riconoscere la capacità del corpo umano di ricevere ed emettere energia ed informazioni grazie alla luce solare. [3]

C’è anche una crescente consapevolezza che sia il Sole che la luna influenzano l’emissione di biofotoni attraverso le forze gravitazionali. 
Recentemente, si è scoperto che le emissioni di biofotoni delle piantine di grano in Germania e Brasile sono sincronizzate grazie al ritmo associato alle fasi lunari e solari.[4]
In effetti, la forza della marea lunisolare a cui il sole contribuisce per il 30% ed la luna per il 60% in relazione all’accelerazione gravitazionale è stata scoperta regolare la crescita di un certo numero di piante sulla Terra.[5]
L’intenzione è la forza propulsiva della fisiologia
Persino la stessa intenzione umana, il cosiddetto “fantasma nella macchina”, potrebbe avere una base empirica nei biofotoni.

Un recente commento pubblicato sul giornale “Investigacion clinica” intitolato “Prove sul potere dell’intenzione” ha riportato:
L’intenzione è definita come un pensiero diretto a realizzare una determinata azione.
 I pensieri indirizzati ad un fine possono interessare oggetti inanimati e tutte le forme viventi dagli esseri unicellulari agli esseri umani.
 Le emissioni di particelle di luce (biofotoni) sembrano essere il meccanismo attraverso il quale un’intenzione produce i suoi effetti. 
Tutti gli esseri viventi emettono una corrente costante di fotoni per comunicareda una parte del corpo ad un’altra e verso il mondoesterno.
 I biofotoni sono immagazzinati nel DNA intracellulare. 
Quando un organismo si ammala si producono cambiamenti nelle emissioni di biofotoni.
L’intenzione diretta manifesta se stessa come un’energia elettrica e magnetica in grado di produrre un determinato flusso di fotoni. 

Le nostre intenzioni sembrano operare come frequenze in grado di cambiare la struttura molecolare della materia. 
Perché l’intenzione sia efficace è necessario anche scegliere il momento appropriato.
Gli esseri viventi, infatti, sono sincronizzati tra di loroe con la terra e i relativi cambiamenti in termini di magnetismo. 
E’ stato dimostrato che l’energia del pensiero può anche alterare l’ambiente.
 L’ipnosi, il fenomeno delle stimmate e il cosiddetto effetto placebo possono essere considerati delle tipologie di intenzioni, delle istruzioni al cervello date in un particolare stato di consapevolezza.
Casi di guarigioni spontanee o da parte di guaritori lontani di pazienti con gravi patologie rappresentano esempi di una grandissima intenzione di controllare malattie in grado di minacciare le nostre vite.
L’intenzione di guarire tanto quanto la fiducia della persona malata nell’efficacia delle influenze guaritrici sono determinanti nel processo di guarigione.
In conclusione, gli studi sul pensiero e sulla consapevolezza stanno emergendo come aspetti fondamentali e non come meri epifenomeni che stanno rapidamente guidando un profondo cambiamento nei paradigma della biologia e della medicina.
La scienza sempre più concorda con l’umana esperienza: siamo più degli atomi e delle molecole di cui siamo composti, siamo esseri viventi che emettono, comunicano con e sono formati da luce.




Traduzione di Sibilla Vecchiarino 
Bibliografia
[1] H J Niggli. Artificial sunlight irradiation induces ultraweak photon emission in human skin fibroblasts. J Photochem Photobiol B. 1993 May;18(2-3):281-5. PMID: 8350193
[2] Hugo J Niggli, Salvatore Tudisco, Giuseppe Privitera, Lee Ann Applegate, Agata Scordino, Franco Musumeci. Laser-ultraviolet-A-induced ultraweak photon emission in mammalian cells. J Biomed Opt. 2005 Mar-Apr;10(2):024006. PMID: 15910080
[3] Janusz Slawinski. Photon emission from perturbed and dying organisms: biomedical perspectives. Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2005 Apr;12(2):90-5. PMID:15947467
[4] Cristiano M Gallep, Thiago A Moraes, Samuel R Dos Santos, Peter W Barlow. Coincidence of biophoton emission by wheat seedlings during simultaneous, transcontinental germination tests. Protoplasma. 2013 Jun ;250(3):793-6. Epub 2012 Sep 26. PMID: 23011402
[5] Peter W Barlow, Joachim Fisahn. Lunisolar tidal force and the growth of plant roots, and some other of its effects on plant movements. Ann Bot. 2012 Jul ;110(2):301-18. Epub 2012 Mar 20. PMID: 2243766

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