Vaccino vs Harvard :uno studio dimostra che e' piu' pericoloso del covjd-stesso - Speranza Trema

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La narrativa del vaccino crolla mentre uno studio di Harvard mostra che Jab è più pericoloso del COVID , e Speranza e' sempre piu' coinvolto Leggiamo da : La narrativa del vaccino crolla mentre lo studio di Harvard mostra Jab più pericoloso del COVID (theflstandard.com)   come confermato da tutte le fonti citate al suo interno Poiché i booster che non sono stati testati sugli esseri umani vengono lanciati in tutto il paese, un nuovo studio indica che il jab è molto più pericoloso dello stesso COVID-19. E il CDC ha fornito false informazioni riguardo al tracciamento degli eventi avversi legati ai vaccini. Poiché i funzionari del governo e i media mainstream esortano i vaccinati a iniettare un secondo cosiddetto booster "bivalente" che si dice stia prendendo di mira la variante Omicron, si scopre che questa sostanza non è stata testata sull'uomo.  E l'unico studio sugli animali che è stato eseguito includeva otto topi . “Non è stato dimostrato in una sperimenta

Olio di canapa-Il futuro concorrente dell’olio d’oliva

Olio di canapa-Il futuro concorrente dell’olio d’oliva

Canapa e alimentazione, l’ impiego in campo alimentare dell’ olio di canapa
Olio di Canapa.
 Contemporaneamente agli sforzi per supportare la marijuana medica, in molti si stanno impegnando affinché la pianta di canapa venga rivalutata anche per i contributi che può dare all’ambiente e come fibra tessile e alimentare.
Proprio a questo proposito, alcuni scienziati del dipartimento di Biologia dell’Università di York,hanno sviluppato una nuova varietà di cannabis che produce un olio di canapa con proprietà simili a quello d’oliva.
La scoperta è stata pubblicata sul “Plant Biotechnology Journal” .
 Una prova che con la cannabis si può fare proprio tutto.



Il normale olio di canapa ,pur essendo simile sotto il profilo nutrizionale a molti altri oli vegetali, presenta un alto contenuto di grassi polinsaturi, instabili, che fanno sì che questo si deteriori molto rapidamente.

Tramite l’allevamento selettivo, il team inglese è riuscito a eliminare l’enzima responsabile dell’alto livello di grassi polinsaturi, producendo un olio ricco di un grasso monoinsaturo: l’ acido oleico, conosciuto anche come Omega-9 e considerato una delle fonti di grassi più sane.
 L’olio ricavato grazie a questa genetica presenta proprietà analoghe all’olio d’oliva, oltre che lo stesso contenuto di acidi grassi.
 Le differenze a favore?
 Una maggiore tolleranza termica e una durata dell’olio fino a cinque volte superiore. 
Queste particolarità lo renderebbero utile sia nei processi di produzione di canapa industriale , sia come olio di cottura.

Questa scoperta potrebbe, secondo il gruppo di ricercatori, portare a una rivalutazione della canapa nelle coltivazioni. 
Una pianta di cui nulla va mai sprecato grazie ai suoi molteplici utilizzi, inoltre costa poco, non necessita di particolari cure e resiste bene agli attacchi dei parassiti - la canapa si utilizza spesso anche per la rotazione delle colture, per non lasciare il campo a maggese. L’olio potrebbe essere prodotto proprio grazie a questo tipo di coltivazioni “low budget”.


La nuova linea, chiamata “High Oleic Hemp” cioè “Canapa con un alto tasso di acido oleico”, verrà testata in tutta Europa quest’anno, per valutarne le prestazioni e la resa i varie condizioni ambientali, prima di prepararsi a un successivo lancio commerciale.
Mentre le coltivazioni di canapa sono permesse in Europa e in Canada, negli USA rimangono illegali, ai sensi della legge federale; anche se sono in corso alcuni progetti pilota per testare i vantaggi di questo tipo di coltura.




Redazione usomedico.it

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